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Gruppi Biblici.

 

L’esperienza dei gruppi biblici è nella nostra parrocchia il frutto della Missione Cittadina del 1989.
Ci si è ritrovati in poche persone 8/10 con un unico desiderio continuare ciò che era stato fatto durante la Missione e iniziare un serio cammino di fede, che ci portasse a vivere da buoni cristiani.
Una ispirazione dello Spirito Santo ci portò alla lettura meditata della Bibbia.

La Bibbia presentata quale è realmente :

  1. I     Parola di Dio
  2. I     risposta alle domande fondamentali della vita
  3. I     indice dei valori eterni dell’esistere umano
  4. I     richiamo alla conversione e comunione con Dio e i fratelli.

Dopo vari tentativi si pervenne negli anni successivi a questo schema :

Primo anno  Entrano coloro che iniziano per la prima volta... basta un semplice annunzio nelle Messe.
Il primo periodo viene impiegato per la introduzione e la conoscenza delle chiavi di lettura della  Scrittura:
n    il tempo della scrittura e il tempo della lettura... Libro scritto dalla fede di un popolo può essere capito in pieno solo da una comunità di fede che legge con frutto la Parola di Dio...

  1. n    l’apprendimento dei concetti di inerranza.... del canone... dell’ispirazione... dei generi letterari... ermeneutica... memoria e memoriale... Alleanza... legge... fede... ecc.
  2. n    le fonti :  Javista, eloista, deuteronomista, e sacerdotale e le loro origini...e svolgimento...
  3. n    la rivelazione progressiva di Dio all’uomo... dal politeismo al monoteismo... dalla giustizia al perdono...
  4. n    conoscenze storiche che danno la possibilità di una migliore comprensione del S.Testo...
  5. n    conoscenza del Libro e la sua formazione...
  6. n    il metodo scelto è la lettura continuata del Testo, con commento esegetico e attualizzante.

La lettura viene iniziata dall’ Esodo, leggiamo in quell’evento l’ingresso nella Storia della Salvezza : un popolo di schiavi che diviene il POPOLO di Dio, dalla schiavitù alla libertà,  il popolo che impara la salvezza come dono gratuito di Dio, che non si merita, ma che viene  donato.
Impara a rileggere alla luce di questo evento tutta la propria storia : dalla creazione, all’allenza di Dio con il popolo, più volte disattesa e più volte rinnovata, la storia dei Patrierchi, come storia emblematica di ogni narrazione di salvezza, ciò che da luce alla marrazione biblica è l’esperienza dell’Esodo.
L’Esodo, meglio l’esperienza del Sinai, danno la rivelazione del Nome : Jahvé... della Legge... dell’Alleanza...  termini e realtà che faranno da filo conduttore per tutta la Bibbia e se non si capiscono all’inizio si rischia di non entrare mai nel mondo biblico (N. e A. Testamento).
Questo popolo racconta la sua origine storica nella lettura della Genesi (Cap. 12/50).
La Storia dei Patriarchi (Gen. 12-50) viene letta, come è, la narrazione di avvenimenti e parole alle quali ci si ispira per conoscere l’origine di questo popolo la sua elezione e quindi la sorgente di tutta la fede e la spiritualità del nuovo popolo.
E’ chiaro che la Bibbia non va per concetti o per filosofie, ma per narrazione di fatti concreti nei quali manifesta l’opera di Dio e la fedeltà o infedeltà di Israele.
Per conseguenza nel narrare non ha paura di descrivere il negativo della vita dei grandi Patriarchi, perché ha coscienza che sempre Dio è all’origine di ogni salvezza e che si serve dell’uomo, anche se peccatore.
Altra caratteristica della Bibbia è che non vuole mai “difendere” Dio, è solo preuccupata di narrare le meraviglie del Signore.
Emblematica, a questo proposito, è la storia di Giuseppe, costruita per capire la presenza salvifica di Dio in tutta le circostanze della vita e della storia.
I primi 11 capitoli della Genesi sono letti, come la teologia di Israele :  Creazione, peccato dell’uomo e della società e promessa della Redenzione-Salvezza. Molti dei nostri fedeli hanno letto e conoscono molto male queste pagine, è necessario una buona esegesi che li aiuti a veder il grande mistero di Dio, del Bene e del Male.
Secondo anno la lettura continuata e meditata alternativamente di un libro del Nuovo o dell’ Antico Testamento.
Terzo anno.  Dal terzo anno in poi la giuda alla lettura è la liturgia o meglio il calendario liturgico, i fratelli sono invitati a recitare quotidianamente le lodi e i vespri e a fare la Lectio Divina con le letture bibliche del giorno.
In atto i gruppi biblici sono cinque : 2 del primo anno - 2 del secondo anno - 1 dal terzo anno in poi.
Ci si è accorti che era iniziato in parrocchia un vero Cammino di fede, quando si ebbero le prime conversioni di persone che non si erano mai avvicinate prima alla chiesa e che trovano attraverso questa lettura la strada che li porta alla conoscenza di Cristo e alla sequela.
Altro punto importante è lo spuntare in seno ai gruppi le ministerialità : ministri straordinari dell’ Eucaristia..... lettori di fatto... impegno di animazione liturgica e catechistica... ecc.
Un frutto, che viene poi dalla meditazione della Scrittura, sono i cosiddetti “Centri di ascolto”, dove i fratelli andando nelle famiglie, portano la parola di Dio o animano la peregrinatio Mariae durante il mese di Maggio.
La buona abitudine di recitare le Lodi e i Vespri nelle case, é certamente la migliore introduzione a pregare i salmi con Cristo, nella Chiesa.
La liturgia celebrata privatamente include la meditazione delle letture del giorno liturgico.
Il tentativo in atto è portare questi fratelli alla Lectio Divina.
Nei tempi forti vengono poi vissute delle Celebrazione della Parola o Penitenziali.